Il futuro del calcio è nel valore condiviso?
🥅 10 - Le cinque notizie di calcio sostenibile di gennaio
Da oggi Robin è anche su Newsletter Italiane
Football industry: *creates value*
The society:
🧢 Ok dopo questa cringiata partiamo con le cinque notizie del mese. Oggi si parla di città circolari, bilanci del bene comune, piani di mobilità sostenibile, insomma di iniziative pionieristiche probabilmente saranno d’ispirazione nei prossimi anni. Chiudiamo con due ricordi particolarmente riusciti delle vittime dell’Olocausto.
😮 La storia si fa ad Amburgo
Il St. Pauli, club dell’omonimo quartiere di Amburgo che milita in Bundesliga 2, è diventato la prima squadra al mondo a pubblicare il proprio bilancio del bene comune.
Il bilancio del bene comune è un report volontario realizzato grazie ad un processo di autovalutazione validato in genere da un’organizzazione esterna, che valuta e certifica la capacità di un’organizzazione di creare valore condiviso per la propria comunità e i propri stakeholder. Una specie di evoluzione di vari bilanci di sostenibilità, bilanci sociali e report integrati.
Più nello specifico vengono analizzati 20 temi che sono il prodotto dell’interazione di 4 categorie di valori: dignità umana, solidarietà e giustizia, sostenibilità ecologica, e trasparenza nelle decisioni. L’impatto è valutato su 5 tipologie di stakeholder: fornitori, collaboratori, clienti e concorrenti, proprietari e azionisti, contesto sociale.
Il punteggio ottenuto - 527 su 1000 - è stato sorprendente, ma, come spiegato dal club, non è altro che un’occasione per valutare il proprio operato con occhi esterni e quindi oggettivi, da cui prendere spunto per le proprie azioni future.
🥸 Ne hanno parlato più approfonditamente su Community Soccer Report.
🇩🇪 Qui invece si può scaricare il documento con i punteggi (per chi sa il tedesco).
ma anche a Siviglia 🚲
Il Real Betis (la seconda squadra più sostenibile d’Europa nel 2023 secondo Brand Finance), sarà la prima squadra di calcio della Liga a dotarsi di un piano di mobilità sostenibile.
L’iniziativa recepisce una legge spagnola entrata in vigore nel 2023 che prevede che tutte le imprese debbano dotarsi di un piano di mobilità al lavoro sostenibile entro l’autunno 2024 e le squadre di calcio non sono escluse.
Il Betis ha quindi deciso di anticipare i tempi grazie alla collaborazione fra Forever Green, la piattaforma di sostenibilità del club e Mobility Friendly, un’azienda maiorchina specializzata nell’offrire soluzioni e piani di mobilità per imprese e istituzioni. Il piano verrà annunciato a marzo, quindi come si suol dire in questi casi: stay tuned…
🏙️ Il calcio nelle città circolari
Il programma ACCESS, in collaborazione con l’Università Sant’Anna di Pisa e finanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di sviluppare strategie per migliorare le performance ambientali dell’industria sportiva, in sinergia con gli enti amministrativi delle città o regioni in cui i club e le associazioni si trovano a operare.
Al momento, sono stati lanciati tre progetti pilota, i cui protagonisti sono l’FC Porto, la Football Association of Wales e la Danish Football Association - rispettivamente la federcalcio gallese e danese. Proprio quest’ultima ha avuto un ruolo da protagonista nella nascita del Danish Circular City Committee, che sarà responsabile della messa a terra del progetto coordinando i diversi partner e stakeholder.
Per il momento verranno coinvolti, oltre alla federcalcio danese, l’azienda produttrice di birra Carlsberg, l’agenzia Sport Event Denmark e le città di Brøndby e Copenhagen, ma si sta discutendo anche il coinvolgimento del Brøndby Football Club.
Nella capitale, invece, il primo progetto coinvolgerà il Parken, stadio del FC København e della nazionale danese. Insieme a Carlsberg e ad altri partner ancora da definire, verranno re-immaginate le fan zone situate attorno allo stadio per le partite della nazionale, per limitarne gli sprechi e la produzione di rifiuti.
🥔 Campo di patate? No di patatine
Un responsabile di un oratorio di Milano (non esattamente in centro) una volta mi disse che il calcio gli è molto utile nel togliere i bambini dalla strada perché a calcio ci vogliono giocare tutti, il che rende tutto più semplice. Fondazione Milan aveva contribuito alla costruzione di un campo sintetico in quell’oratorio.
Qualcosa di simile è stato fatto da UEFA Foundation for Children a Scampia, Napoli, in collaborazione con Lay’s (le patatine sponsor della Champions League), Common Goal e GreenFields, un’azienda che costruisce campi sintetici in maniera sostenibile.
La particolarità del campo è infatti che la base è stata fatta con un materiale derivato dal riciclo dei pacchetti di patatine Lay’s.
Il progetto fa parte del programma Lay’s Replay, che aveva già costruito un campo in Italia, nel quartiere Aurora di Torino, inaugurato in occasione della finale di Champions League femminile del 2022
RICORDARE.
Il 27 gennaio di ogni anno è il Giorno della Memoria, dedicato alle vittime dell’Olocausto. Un’iniziativa mi ha colpito particolarmente.
Il Fortuna Düsseldorf ha lasciato vuoti dodici posti alla sua Esprit Arena durante la partita di campionato contro il St. Pauli.
Questi dodici posti hanno anche dei nomi, dei volti, dei dati anagrafici: Waldemar Spier, Dagobert Lubinski, Kathe Glücksmann, Siegfried Klein, Lilli Klein, Eduard Wolff, Elfriede Bial, Liebe Arom, Ernestine Aufricht, Benjamin Baer, Julo Levin, Anton Bamberger.
Il Fortuna le chiama “vittime del nazionalsocialismo”, non della Shoah o dell’Olocausto, anche per ricordare che è a causa di una determinata classe politica (che proprio in questo periodo sta trovando nuovi seguaci in Germania) che sono morti.
Il club ha anche organizzato dei workshop di sensibilizzazione sull’antisemitismo e i giocatori sono scesi in campo nel riscaldamento con una maglia commemorativa che riportava la scritta: “Per tutti, ma contro l'odio e l'esclusione”.
⚽ …
Se sei arrivato fin qui, probabilmente è perché questi temi ti interessano molto. Quindi forse ti interessa anche sapere chi sono.
Mi chiamo Andrea Barbuti, sono un giornalista pubblicista, laureato in comunicazione d’impresa e ho da poco concluso il mio percorso al master in Sport Digital Marketing and Communication. In passato ho lavorato per due anni a Calciomercato.com e attualmente collaboro con Sportellate.it.
Il rapporto fra sport (in particolare il calcio) e sviluppo sostenibile è stato l’argomento della mia tesi di laurea magistrale. Ho scritto e scrivo di questi temi per Ultimo Uomo, This MARKETERs Life e soprattutto Community Soccer Report, il primo osservatorio sulla CSR nel calcio italiano.
Trovi buona parte di quello che ho scritto in questi anni a questo link. Puoi anche seguirmi sul mio account Twitter @AndreaBarbu7i e su LinkedIn.
Alla prossima 😊