Buona Pasquetta da Lionel Andrés Messi Cuccitini che a 19 anni spiegava già al mondo intero chi è il più grande di tutti i tempi.
🧢 Comunque, come avrai capito, Messi è il protagonista di una delle cinque iniziative di calcio sostenibile di marzo. Gli altri sono: il Wrexham di Ryan Reynolds, il solito Betis, un evento in Trentino Alto-Adige, Mastercard e la Champions League.
🏴🤝🇱🇸 Ryan Reynolds e lo sviluppo del football in Lesotho
Per quei pochi che ancora non lo sanno, nel 2021 l’attore canadese Ryan Reynolds ha acquistato, assieme all’amico e collega Rob McElhenney, una squadra di calcio in Galles. Si chiama Wrexham AFC, gioca in League 2 (la quarta divisione inglese, nonché l’ultima del football professionistico) ed è attualmente terzo in classifica.
Per i molti (fra cui il sottoscritto) che non lo sanno, dal 1984 Galles e Lesotho sono uniti da un particolare legame, il Wales-Lesotho Link, che è stato alla base di diversi progetti negli anni.
L’ultimo di questi riguarda il calcio ed ha come protagonisti proprio il Wrexham di Reynolds e un’associazione con sede nello stato sudafricano che ha l’obiettivo di cambiare le vite dei giovani del paese attraverso il gioco più bello del mondo: Kick4Life.
La partnership fra Wrexham e Kick4Life sarà concentrata soprattutto, ma non solo, sullo sviluppo del calcio femminile e sulla nascita di un particolare programma accademico chiamato Football for Good.
🏟️ Il Betis coinvolge i cittadini nella costruzione del Nuevo Villamarín
Per l’ennesima volta, il Real Betis di Siviglia ha dimostrato di aver capito perfettamente che cosa significa essere una società di calcio responsabile, grazie a un processo di partecipazione cittadina al progetto del nuovo stadio, inaugurato lo scorso 11 marzo.
Entro il 2026, il club verdiblanco, dovrebbe inaugurare il Nuevo Benito Villamarín, uno stadio all’avanguardia sia dal punto di vista strutturale (l’efficienza energetica, ad esempio, è al centro del progetto), che concettuale. Attorno allo stadio sorgeranno infatti spazi pubblici, servizi, ristoranti, ed esercizi commerciali, con l’obiettivo di renderlo un punto di riferimento per la città, oltre che un edificio iconico e dal grande potenziale turistico.
Nonostante la presenza di uno stadio del genere a due passi da casa sia indubbiamente, sotto diversi aspetti, un privilegio, in molti casi i comitati di quartiere si sono resi un ostacolo di non poco conto per la costruzione di nuovi impianti. Mi vengono in mente il futuro (?) Tardini di Parma e la ancora embrionale Credit Suisse Arena di Zurigo, per non parlare di San Siro.
Così, il Betis ha deciso di anticipare qualunque malumore, organizzando una serie di incontri con i cittadini del distretto Bellavista-La Palmera (dove sorgerà lo stadio) e con i rappresentanti dei quartieri vicini. L’obiettivo, spiega il Direttore Generale del club Federico Martínez Feria, è informare i cittadini, ascoltarli ed evitare incomprensioni o pregiudizi, “convinti del proprio obbligo di condividere il progetto” con i propri vicini di casa.
Io, personalmente, sono della scuola di Sam Ashworth, il protagonista di Febbre a 90 che, giunto ad una delle scelte più importanti della sua vita - la casa dove crescere i propri figli assieme alla propria moglie - non ha mezzo dubbio: il quartiere di Highbury (dove sorgeva lo stadio della sua squadra del cuore, l’Arsenal).
⚽🤝🚴🏻 FC Südtirol e Tour delle Alpi: un esempio di collaborazione inter-sport
Il 16 marzo, la partita casalinga del Südtirol contro la Cremonese cadeva in un periodo particolare per l’Alto Adige: esattamente un mese dopo sarebbe stata la vigilia della prima tappa della quarantasettesima edizione del Tour delle Alpi.
Le due entità sportive hanno deciso di collaborare con un’azione che potemmo definire di co-cause-related-marketing, in nome del rispetto dell’ambiente e all’insegna della bicicletta. I tifosi del Südtirol sono stati infatti invitati a raggiungere lo Stadio Druso in bici, in cambio di uno sconto sul biglietto della partita casalinga successiva, contro il Cittadella.
Per rendere il tutto più semplice ai partecipanti all’iniziativa, da tre ore prima del fischio d’inizio, è stato istituito un grande parcheggio per biciclette fuori dallo stadio, dove, oltre alla distribuzione di gadget del Tour delle Alpi sono poi state organizzate altre attività d’intrattenimento, fra cui una gara in bici per i bambini.
Per la cronaca, il Südtirol ha battuto la Cremonese 3-0. Chi vincerà il Tour?
🔴🟡 La Champions League ha copiato il Green Football Weekend
Ti è piaciuto il Green Football Weekend?
(Se ti sei iscritto da meno di un mese, l’ultima uscita di Robin era proprio su quell’argomento: Cinque ricette vegane dal calcio inglese 😋)
A quanto pare è piaciuto anche ai vertici della Champions League e a chi si occupa di sponsorizzazioni per conto di Mastercard, tanto che hanno pensato di replicarne il meccanismo della Green Football Cup in occasione dei quarti di finale della competizione per club più bella al mondo.
In collaborazione con la piattaforma Pledgeball, UEFA e Mastercard hanno indetto un concorso per i tifosi delle otto squadre rimaste molto simile a quello ideato per la Premier League. Compiendo semplici azioni di rispetto dell’ambiente, e registrandole sul sito del concorso, i tifosi possono far guadagnare punti alla loro squadra del cuore.
Cosa si vince? Niente, a parte la gloria e un mondo leggermente meno inquinato. Però, registrandosi e partecipando all’iniziativa, si partecipa automaticamente all’estrazione per andare a Wembley ad assistere alla finale (offerta da Mastercard).
🐐 Leo Messi testimonial di un’iniziativa green
L’1 marzo 2024 è stato un giorno che può cambiare la storia del rapporto fra sport e ambiente.
La faccio molto breve. In diretta su Twich è stata messa in vendita una scultura autografata di uno scarpino sinistro di Lionel Messi, costruita con rifiuti raccolti in Patagonia, Indonesia, Cina, Thailandia, India e Ghana. Il ricavato verrà utilizzato per ripulire il fiume Paraná nei pressi di Rosario, la città natale di Messi, Di Maria e del Loco Bielsa - per i fan di Federico Buffa, più semplicemente, la Ciudad del Fútbol.
L’iniziativa è frutto della collaborazione di Karün (brand che produce occhiali con materiale riciclato), Join The Planet (fondazione che supporta i brand nello sviluppo di soluzioni e modelli di business nature-based) e Fundación Rosario (che si occupa di progetti sociali e ambientali nella propria città). In realtà c’è molto di più da sapere su questo progetto e ti rimando all’articolo di Vitas Carosella su Forbes. Vitas Carosella è un punto di riferimento nel parlare del legame fra sport e sviluppo sostenibile, consiglio assolutamente.
Quello su cui mi vorrei concentrare per una breve riflessione, invece è il testimonial della campagna: Lionel Andrés Messi Cuccitini, el más grande. È la prima volta che si espone così per una tematica ambientale. Secondo Thomas Kimber - figura chiave di tutta questa vicenda, avendo fondato sia Join The Planet che Karün - ha capito il proprio potere e ha intenzione di metterlo a disposizione del pianeta. É chiaro che se il più grande giocatore della storia dello sport più bello e seguito al mondo decide di esporsi regolarmente per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente, possono cambiare molte cose.
Per esempio, c’è ancora una grande fetta di popolazione che non è consapevole di quanto sarebbe importante che la transizione dalle energie fossili a quelle rinnovabili avvenisse nel minor tempo possibile e che - per questioni spesso di comodità, di soddisfazione personale, o anche solo di principio, non è disposta, per andare nel concreto, a comprare una macchina elettrica piuttosto che a benzina. Ma se glielo dice il giocatore più forte della storia del loro sport preferito…
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Se sei arrivato fin qui, probabilmente è perché questi temi ti interessano molto. Quindi forse ti interessa anche sapere chi sono.
Mi chiamo Andrea Barbuti, sono un giornalista pubblicista, laureato in comunicazione d’impresa. In passato ho lavorato per due anni a Calciomercato.com, mentre ora scrivo ogni tanto per Sportellate.it. nel frattempo, smesso di fare il giornalista, mia Ono iscritto a un masters di sport marketing e ora lavoro in un’agenzia, dove mi occupo di sponsorizzazioni.
Il rapporto fra sport (in particolare il calcio) e sviluppo sostenibile è stato l’argomento della mia tesi di laurea magistrale. Ho scritto e scrivo di questi temi per Ultimo Uomo, This MARKETERs Life e soprattutto Community Soccer Report, il primo osservatorio sulla CSR nel calcio italiano.
Trovi buona parte di quello che ho scritto in questi anni a questo link. Puoi anche seguirmi sul mio account Twitter @AndreaBarbu7i e su LinkedIn.
Alla prossima 😊